Condizioni strutturali e didattica digitale: #3-4 byod del PNSD

Per la news di oggi, passiamo ai punti successivi del Decalogo Bring Your Own Device per il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD): “la scuola promuove le condizioni strutturali per l’uso delle tecnologie digitali” (#3) e “la scuola accoglie e promuove lo sviluppo del digitale nella didattica” (#4). Proseguiamo quindi la lettura proposta dall’inserto Nòva de Il Sole 24 Ore del 21 gennaio.
Guido Romeo nel suo articolo Leva d’innovazione per la società, a questo proposito cita le parole di Francesco Profumo, presidente di Compagnia di San Paolo: “Infrastruttura e sostegno ai docenti per rinnovare”.  Con il progetto della Compagnia di San Paolo e di Fondazione per la Scuola, denominato Riconnessioni e lanciato lo scorso autunno in collaborazione con con molti partner tra cui Miur, Ufficio scolastico del Piemonte e Comune di Torino, ma anche privati come Fondazone Nesta Italia, sono infatti stati stanziati 10 milioni di euro per i prossimi tre anni a favore della scuola digitale italiana. “Riconnessioni agisce su due piani – spiega Profumo che ha alle spalle anche un’esperienza di ministro dell’Istruzione che dal 2011 al 2013 lo vide pioniere della scuola digitale –: quello infrastrutturale, perché costruisce una nuova rete in fibra ottica in tutte le scuole con la collaborazione e il sostegno di Open Fiber, e quello formativo perché sostiene i docenti nel rinnovare i processi di gestione e la didattica”.
L’articolo di Romeo prosegue con la testimonianza di Elena Piastra, docente di lettere alle scuole medie e vicesindaco di Settimo Torinese dove si occupa di innovazione, politiche giovanili e interculturali, la quale grazie a una piattaforma come Edmodo e agli smartphone stessi dei suoi ragazzi sta sperimentando la classe capovolta (nella quale gli alunni ricevono prima il materiale e poi lo discutono in classe). Spiega Piastra: “Ogni docente formato dal progetto diventa poi un “digital trainer” dei colleghi, perché il digitale permette di cambiare radicalmente la didattica”.

Pierangelo Soldavini, autore del primo articolo di approfondimento cui abbiamo dedicato la news di ieri, ci offre un altro pezzo online sulla Banda larga di comunità e la lotta delle reti locali contro il monopolio delle Isp Incumbent, secondo uno studio condotto recentemente dall’Università di Harvard.