Qualche giorno fa il Fuori TG di Rai 3 ha aperto la puntata con una copertina divertente sugli incidenti quotidiani degli “iperconnessi cronici”: gli ospiti invitati per trattare l’argomento sono il già citato Aldo Cazzullo, scrittore e editore del Corriere della Sera, e il prof. Luigi Spedicato, Sociologo della Comunicazione nell’Università del Salento.

Il primo servizio mostrato è ricco di dati interessanti:  in Italia il 37% della popolazione controlla il proprio smartphone di notte; in Europa gli italiani coprono il 70% delle persone che lo fanno a mezz’ora circa dal risveglio e prima di coricarsi; mentre a livello globale ad oggi il cellulare viene controllato in media 200 volte al giorno e 9 soggetti su 10 soffrono della sindrome da “notifiche fantasma”. La psicologa americana Kimberly Young ha definito clinicamente la “nomofobia”, ossia la paura di restare senza connessione dovuta alla dipendenza dal mondo virtuale e al conseguente isolamento nella vita reale (tra le conseguenze più gravi, distorsione della percezione temporale, abbassamento del rendimento e deficit del rispecchiamento emotivo).

Se volete recuperare l’intera puntata, questo è il link disponibile su RaiPlay e non dimenticate le parole di Young “Bisogna consumare la tecnologia, non esserne consumati”.