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Social Network: portabili, sociali e autoriali

Come vivere il social da buoni cittadini digitali? Cominciamo col chiederci cosa produciamo online e se siamo veramente responsabili di quello che stiamo per fare nel web.

Eleonora Mazzotti, collaboratrice del Cremit, ne parla approfonditamente in un articolo scritto per la rubrica FraME dedicata alla Media Education e indica una fonte curiosa per scoprire in real time cosa accade nel mondo di Internet in ogni momento.

Un breve “gioco” che ci permette di avere uno sguardo su come oggi il Social non sia semplicemente un mezzo per i “più giovani” o “per chi ha tempo da perdere”, ma è trasversale alle età, definisce e permette un incontro, uno scambio, anche economico, un ponte di relazioni.
Proviamo a tracciare qualche idea sul tema aiutandoci con tre parole: portabilitàsocialità autorialità che ci permettono di inscrivere in una cornice educativa una tematica fondamentale.

Per approfondimenti, leggete il contributo completo, Social Network: portabilità, socialità e autorialità, al seguente link.

Il #MOOC Educazione Digitale arriva direttamente in TV

Oggi iniziano ufficialmente le prime lezioni del #MOOC Educazione Digitale, ma siete ancora in tempo, fino al 17 febbraio, per iscrivervi. Ma c’è di più…

A partire da venerdì 1 febbraio alle 19:00 su TV2000 “Attenti al lupo” dedica al Mooc una nuovissima rubrica a scopo integrativo e non sostitutivo:

Saremo quindi accompagnati da una narrazione diversa, in termini transmediali, che aggiunge e integra prospettive e contenuti attraverso il linguaggio televisivo, pur nella stessa progressione tematica.

Se siete interessati, leggete l’articolo che racconta questa grande novità e scoprite come restare aggiornati anche da spettatori. Troverete tutti i link alla trasmissione, alla presentazione della rubrica sulla rete e il suo video promo.

L’educazione si fa anche (in) digitale: stay tuned!

 

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#MOOC Educazione Digitale, come iscriversi

Il MOOC Educazione Digitale è già disponibile su Open Education.

Ricordate di creare prima un profilo in piattaforma cliccando qui, se non lo avete già, e poi potrete iscrivervi al singolo corso cliccando qui.

Sarete seguiti da un tutor di riferimento e le comunicazioni avverranno per email, quindi condividete il vostro indirizzo quando richiesto all’atto dell’iscrizione.

Per qualsiasi dubbio o chiarimento, questi sono i riferimenti per il tutorial 1 e il tutorial 2 creati ad hoc per voi. Scegliete quello che più vi si addice per essere guidati su come iscrivervi. Coraggio, cosa aspettate?!

screenshot tutorial cei

Educazione Digitale… ora è anche un #MOOC!

Ben ritrovati, cari educatori ed educandi digitali!

Con il Nuovo Anno, per il quale rinnoviamo a tutti voi i nostri auguri, vi proponiamo una novità assoluta: Educazione Digitale è ora un MOOC (Massive Open Online Course), ossia un corso gratuito organizzato insieme alla CEI, per ragionare sul tema dell’educazione digitale!

Il MOOC affronta lo sviluppo della comunicazione e la mediamorfosi, il ruolo dell’informazione oggi, la questione delle relazioni, dell’identità e della socializzazione in Rete, gli strumenti di intervento per affrontare il tema dell’educazione digitale nei diversi contesti professionali e la presenza della tecnologia nell’azione pastorale.

Cosa si trova nel #MOOC?

🎬 18 video-lezioni tenute da esperti del settore 
🗂 18 schede di approfondimento da leggere
🗺️ 6 attività da collocare nel proprio contesto professionale
📚 una bibliografia ragionata (che procede di scheda in scheda per incontrare la curiosità dei partecipanti).

Da oggi e per tutto il mese di gennaio condivideremo con voi gli articoli di Cremit, con tutorial e video che vi introdurranno passo per passo al corso. Iniziamo subito con un primo articolo introduttivo a questo link. Let’s start!

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Nasce una nuova rubrica di Media Education

La scorsa settimana è stata inaugurata la nuova rubrica di Cremit intitolata fraME, dedicata alla Media Education.

Probabilmente la prospettiva più strategica non sta tanto nella ricerca di regole da far rispettare (agli altri…), ma nella capacità di praticare strategie di adattamento continuo, in senso evolutivo. Possibilmente non a senso unico, ma cercando di fare in modo che i saperi pedagogici e le prassi educative trasformino le posture tecnologiche e il senso del digitale. Ogni giorno, senza fare troppo rumore.

Questo un estratto del primo articolo scritto da Michele Marangi su Bambini e digitale. Servono nuovi paradigmi? 

Per conoscere e inquadrare più da vicino i singoli fotogrammi del flusso continuo delle esperienze mediali che i bambini oggi hanno con gli schermi digitali, basterà il tempo di una lettura che apra la mente a nuove prospettive.

Roma, alcune riflessioni su tecnologie pastorali

La scorsa settimana si è tenuta a Roma la 71ª Assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), durante la quale si è discusso su Quale presenza ecclesiale nell’attuale contesto comunicativo sia più idonea alla missione cattolica della Chiesa.

Questo è stato anche il titolo della relazione tenuta dal Prof. Pier Cesare Rivoltella durante la seconda giornata di lavori, il 22 maggio, il quale ha interrogato il sinodo su quali nuove regole debbano guidare la comunicazione religiosa in quanto potente mezzo di educazione odierna.

Questo è l’articolo del Centro di ricerca diretto dal Professore, il Cremit, che raccoglie la relazione integrale, la rassegna stampa dell’evento e, in coda, il link ad una sintesi grafica dei temi principali emersi: «la pastorale 3.0 è quella che meglio riesce a interpretare il senso dei media digitali e sociali […] di esplodere fuori dei propri confini, diffondersi in tutte le direzioni ed essere generativi di relazioni».

Scuola e tecnologia: la didattica saggia di Jenkins

In tema di scuola e nuovi media il rischio di schierarsi con chi esalta o chi demolisce in toto questi ultimi è molto forte: bisognerebbe allora porsi delle domande fondamentali. Da una parte, abolire le tecnologie a scuola consente veramente di conservare la migliore istruzione tradizionale? E, dall’altra invece, la loro introduzione in aula garantisce automaticamente un incremento della motivazione allo studio?

Una didattica è saggia quando favorisce la riconcettualizzazione della tecnologia come risorsa culturale “normale” per la didattica (è quanto avviene quando il cellulare, o il tablet, vengono usati in classe per svolgere attività di apprendimento). Ma anche quando riconosce il valore delle competenze che gli studenti sviluppano nell’informale rendendole funzionali agli apprendimenti di scuola. (Henry Jenkins nel suo libro Culture partecipative e competenze digitali. Media education per il XXI secolo)

Qui puoi leggere l’articolo completo sul sito di Cremit, Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media all’Informazione e alla Tecnologia con l’opinione di altri professori italiani, tra decaloghi e tesi al riguardo.

 

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Privacy. Come proteggersi? Un incontro per parlarne

Il prossimo giovedì 30 novembre c/o l’Istituto Maria Immacolata di Gorgonzola (h. 21:00, in Aula Magna), si terrà un incontro di formazione, rivolto ai genitori in primis, ma aperto a tutti coloro che sono interessati ad “Educare al digitale tra protezione e privacy”.

Qui la Locandina all’evento, organizzato da 18imi88 Associazione Socio-Culturale ONLUS  e condotto dalla Prof.ssa Simona Ferrari, docente presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica e Coordinatrice del CREMIT (Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media all’Informazione e alla Tecnologia) di Milano.

Genitori o no, non è mai troppo tardi per imparare a difendere il proprio diritto alla privacy e quello dei propri cari.