Apple: richiesta maggiore responsabilità sociale per la prossima generazione

Si parla ancora del processo alla Apple per obsolescenza tecnologica: nel tribunale di Nanterre si è discussa l’inchiesta aperta il 5 gennaio dalla giustizia francese sulla durata di funzionamento di un prodotto deliberatamente ridotta per velocizzare i tempi della sua sostituzione, secondo l’accusa mossa il 27 dicembre 2017 al colosso informatico di Cupertino (in California) da parte dell’associazione Alt all’obsolescenza programmata (in Francia, HOP).

Una simile strategia per definire il ciclo vitale di un prodotto in modo da limitarne la durata a un periodo prefissato, in Italia non è un perseguibile dalla legge. Apple si è già scusata con una lettera aperta ai propri clienti riconoscendo di rallentare temporaneamente i vecchi modelli di smartphone, ma solo in relazione al deterioramento della batteria così da ottimizzarne il funzionamento; eppure, gli azionisti Jana Partners e Calstrs della Mela morsa di Steve Jobs, non soddisfatti, hanno chiesto anche una maggiore responsabilità sociale da parte dell’azienda per contenere la dipendenza da mobile. “Cupertino – è l’idea – dovrebbe sviluppare nuovi strumenti software per aiutare i genitori a controllare l’uso dell’iPhone da parte dei figli. Ma dovrebbe anche studiare l’impatto di un uso eccessivo degli smartphone sulla salute mentale dei giovani, oltre a mettere in piedi un comitato di esperti.”

Potete leggere qui l’articolo completo pubblicato su Repubblica.it. Speriamo che Apple sappia dare una risposta a questo “disagio sociale crescente” per la salute e lo sviluppo della prossima generazione.

 

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