Messenger Kids: una nuova app per i più piccoli o una nuova forma di fidelizzazione?

E’ da poco uscita la notizia secondo la quale Facebook ha prodotto una nuova app di messaggistica per i più piccoli, i bambini dai 6 ai 10 anni.

Qui il link al post di Facebook. Così recita il pezzo: “Today, in the US, we’re rolling out a preview of Messenger Kids, a new app that makes it easier for kids to safely video chat and message with family and friends when they can’t be together in person”. una app che consente ai bambini di chattare vua messaggi e video con la propria famiglia e con gli amici che non sono vicini fisicamente, potremmo tradurre.

Dal punto di vista educativo, alcune domande: è necessaria una nuova app, considerando che i bambini abitano gli spazi di Whatsapp? Forse si tratta di una forma di nuova fidelizzazione precoce dei bambini, che in questo modo si abituano ad usare strumenti che possono portarli verso la piattaforma social di Facebook, sempre meno abitata dagli adolescenti. Ma anche: se per usare la app è necessario il consenso dei genitori, nelle aggiunte dei contatti e nella definizione dei messaggi, educhiamo all’uso della rete o stiamo solo creando nuove forme di aggiramento delle regole?

More fun for kids, more control for parents, questo il claim della nuova app. Conviene pensarci, prima che arrivi anche nel Vecchio Continente.

Difficile capire dove finisce la preoccupazione educativa e dove inizia il marketing.