Gli effetti del digitale, cosa dice la ricerca

Ieri, 21 maggio 2018, si è tenuto a Bergamo il seminario “Digitale Sì, Digitale No” (per approfondimenti, clicca qui) durante il quale sono stati presentati i risultati della ricerca italiana condotta tra novembre 2017 e maggio 2018 dal centro studi Impara Digitale e dal Coordinamento Nazionale degli In segnanti Specializzati (Cnis) dell’Università di Padova, con il supporto di Acer for Education, sugli effetti del digitale nella scuola primaria: l’indagine ha coinvolto 1400 insegnanti di 45 scuole primarie e oltre 1300 bambini tra i 6 e gli 11 anni provenienti da 28 scuole da tutta Italia (8 al nord, 4 al centro e 16 al sud) e divisi equamente per genere.

«La connettività, e in particolare la diffusione dei dispositivi mobili ai quali i bambini hanno accesso fin dall’età prescolare, è un salto di paradigma i cui effetti insegnanti e ricercatori ancora faticano a mettere a fuoco»: questo il commento di Guido Romeo nel suo articolo Il digitale a scuola promosso con riserva comparso su Nòva24 de Il Sole 24 ore di domenica scorsa. Ad oggi:

  • tra i progressi apportati dal digitale nella scuola si registrano una maggiore predisposizione ad imparare negli alunni, una riduzione dell’ansia nell’approcciarsi a prodotti di edutainment e la capacità di superare meglio gli eventuali problemi di apprendimento (disortografia, dislessia, ecc.);
  • tra le criticità, invece, le poche evidenze sperimentali sul fronte neuro-psicologico, la scarsità delle infrastrutture (meno del 15% di istituti è dotato di banda larga) e la mancanza, a volte, di competenza degli insegnanti, unica garanzia finale dell’impatto didattico delle nuove tecnologie.

Nei prossimi giorni vedremo degli approfondimenti su ciascuno di questi aspetti della ricerca sugli effetti del digitale…

to be continued