La dieta mediale

A cura di Iole Galbusera iole

 

 

 

Descrizione del tema: la dietetica mediale, proposta da Serge Tisseron, vorrebbe che gli schermi fossero introdotti nei tempi e luoghi più opportuni alla crescita di ognuno; fin da piccoli bisogna cercare il proprio peso-forma rispetto alla tecnologia senza idealizzarla né demonizzarla, ma sfruttando le virtù del mezzo.

Nel 1995 Enrico Menduni coordina per l’Università di Siena una ricerca sul senso della Tv in famiglia: l’intero paese di Abbadia San Salvatore tiene il primo diario mediale collettivo simile all’analisi e all’agenda dei consumi d’oggi.

Dieci anni dopo Mario Morcellini paragona il menù mediatico degli adolescenti contemporanei ad una tastiera multimediale, dove i mass/personal/new media si intersecano con la progressiva domestication della Rete. Il bricoleur del tempo domestico ricorda la figura che mostra Robert Zemeckis nel suo film Forrest Gump, ossia un giovanotto per cui “la vita è uguale a una scatola di cioccolatini” perché “non sai mai quello che ti capita”.

 

Slogan: Nel consumo mediale sii prudente, dalla comunicazione non essere dipendente!

 

Domande stimolo: la vera prudenza consiste nell’evitare che bambini e ragazzi si autoregolino? Come favorire il senso del limite con una dieta equilibrata di consumi alternati? Quando i giovani fruitori degli schermi necessitano di una guida per accompagnarli?

 

Prodotti culturali

Risorse

  • C. Rivoltella, Screen generation: gli adolescenti e le prospettive dell’educazione nell’età dei media digitali, Vita e Pensiero, Milano 2006
  • Rampelli e M. L. Nespica (a cura di), Salute e benessere dei giovani: atti tratti dalla 1^ conferenza europea – Roma 16-18 giugno 2010, Istituto Superiore di Sanità, collana Mettere le Ali, 2010